Arredo minimal come stile di vita

Lo stile minimal applicato all’arredamento della casa si può tradurre in un design elegante e al tempo stesso funzionale. Il ricorso a pochi accessori selezionati si coniuga con la predilezione per elementi strutturali a vista, come per esempio le scale sospese: il tutto si inserisce in un contesto di valorizzazione dei materiali secondo una prospettiva moderna, in perenne equilibrio tra presente e futuro. A differenza di ciò che il luogo comune potrebbe indurre a credere, un arredo minimal non ha niente a che fare con la freddezza o, peggio ancora, con la banalità. La semplicità e l’essenzialità delle linee, infatti, sono il risultato di progetti studiati con cura, che vogliono porre l’accento sulla sobrietà e sull’ordine.

Ecco perché gli ambienti minimal appaiono armoniosi eppure sofisticati: che sia merito delle scale a sbalzo per interni, degli spigoli che vengono messi in risalto o di materiali che non hanno nulla a che vedere con il passato, certo è che il risultato è sempre eccellente, soprattutto se viene accompagnato dall’installazione di elementi di qualità come quelli proposti da un negozio specializzato come Tendaflex. L’assenza di decorazioni è solo una delle prerogative di rilievo dell’arredo minimal, che raramente fa affidamento su accessori e soprammobili. Questo non vuol dire, però, che si sconfini nell’anonimato o nel grigiore, dal momento che i progetti puntano – al contrario – sulla libertà degli spazi e sulla luminosità. La combinazione tra materiali moderni e mobili basilari viene integrata, negli ultimi tempi, da elettrodomestici all’avanguardia ed elementi domotici, che rendono le abitazioni sempre più connesse nell’epoca della smarthome.

Il principio di base dell’arredamento minimal prevede di accantonare tutto quello che non aggiunge valore: si tratta, insomma, di eliminare il superfluo, per dare vita ad abitazioni in cui al centro dell’attenzione vi sia solo l’essenziale. In questo modo, si può godere di una maggiore libertà di movimento, anche perché lo spazio abitativo viene aumentato; bando ai componenti inutili, così come ai complementi che non risultano funzionali. Come si può intuire, questo stile di arredamento non ha a che fare unicamente con il design degli oggetti presenti in una casa, ma corrisponde a un vero e proprio stile di vita, una filosofia che caratterizza la quotidianità. L’idea a cui mirare è quella di una casa che sia in grado di regalare piacere semplificando l’esistenza degli inquilini: vietati gli acquisti multipli.

Con un arredamento minimal, si può dire addio a quei soprammobili ingombranti destinati a prendere polvere sulle mensole, così come a suppellettili e ceramiche dimenticate in qualche cassetto. Si compra solo ciò che si vuole e che serve veramente, per ottenere un contesto sempre in ordine: là dove la confusione regna sovrana è difficile essere sereni, mentre è più piacevole rifugiarsi in un nido domestico in cui tutto sia al proprio posto. Gli arredi sono pochi e in armonia gli uni con gli altri. Perfino i colori sono equilibrati e studiati per non arrecare disturbo: sono tenui e pochi.

Dal soggiorno alla sala da pranzo, dal bagno alla cucina, ogni ambiente della casa può essere sviluppato in una prospettiva minimal, con decorazioni limitate e materiali che si ispirano alla luce e alla tranquillità. Il legno non è certo da escludere, ma occorre che proponga delle tonalità cromatiche chiare; per il resto, si può spaziare dal cemento alle resine, senza dimenticare il microtopping, che oltre a garantire una manutenzione limitata, essendo facile da pulire, si dimostra molto resistente, e quindi capace di durare a lungo nel tempo, disponibile in molteplici colorazioni.

La scala a sbalzo in vista, dunque, è solo uno dei tanti dettagli che contraddistinguono le peculiarità dello stile minimal: una proposta adatta ad appartamenti di tutte le metrature.