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Investire nell’immobiliare alle Canarie
In un periodo di incertezze, di precariato e di economia debole, investire non è più semplice come in passato.
In Italia anche il mattone considerato un bene rifugio fino a qualche anno fa, ha subito una svalutazione che con una stima ottimistica possiamo valutare intorno al 15%.
Per fortuna non è ovunque così, ci sono ancora posti anche in Europa, a quattro passi da casa, dove investire conviene e anche tanto.
Stiamo parlando delle isole Canarie, dove Sole e mare attirano turisti tutto l’anno, dove la vita costa molto meno che da noi e dove investire nell’immobiliare è più che mai un affare.
I flussi turistici hanno registrato l’anno scorso 39 milioni di presenze, di cui solo 11 provenienti dall’interno.
C’è una richiesta enorme di immobili sia da comprare, che in affitto.
Il REF (Registro Economico Fiscale) delle Canarie prevede un regime agevolato, grazie al quale i costi degli appartamenti risultano veramente bassi, anche se al rialzo di anno in anno.
L’acquisto di un immobile
Il costo di un appartamento va dai 50.000 € al milione, ma l’investimento migliore prevede un costo che oscilli tra i 90.000 e i 140.00 €; gestendo bene un locale che corrisponda al nostro loft oppure in un monolocale, ci si può ricavare fino ad un 15% all’anno.
Le isole Canarie sono nel mirino di piccoli e grandi investitori, ma rivendere un appartamento medio piccolo è molto facile, anche se il vero affare è l’affitto.
Le imposte associate all’acquisto di un immobile sono appena il 6,5% del costo all’atto della vendita, alla quale si deve aggiungere lo 0,5% come tassa di iscrizione al Registro delle Proprietà.
Le spese notarili incidono per un ulteriore 0,5%, in tutto i costi gravano per il 7,5%, mentre l’IBI che è la tassa annuale sugli immobili, viene calcolata in base al reddito, è gestita dal Comune e può variare dallo 0,4% all’1,1%.
Comprando casa alla Canarie si può unire l’utile al dilettevole, usufruendone personalmente nel periodo di vacanza e affittandola nel resto dell’anno.
L’affitto del locale
Ci sono però delle leggi che regolano la gestione degli affitti.
In particolare sul suolo dichiarato turistico, cioè nelle vicinanze della costa Sud la legge prevede che per poter affittare un appartamento occorre essere proprietari del 51% degli immobili facenti parte del complesso residenziale.
Questa è una legge che avvantaggia i grandi gruppi di investimento, ma che ad appena 2/300 metri verso il centro non è contemplata.
Dunque è al centro storico che bisogna acquistare un immobile, in zone considerate residenziali o commerciali se si è intenzionati ad affittarlo durante l’anno.
In linea di massima per ottimizzarne il profitto, conviene affittare per periodi brevi, da una settimana ad un mese, al massimo tre.
Destinazioni come Santa Cruz de Tenerife o las Palmas de Gran Canaria pur essendo molto richieste dal turismo, non sono considerate zone turistiche e pertanto gli immobili ivi acquistati sono considerati di libero affitto.
Nell’ottica di un investimento, se si intende cioè affittare il locale, tra le isole maggiori Gran Canaria, Tenerife, Fuerte Ventura e Lanzarote, conviene optare per le prime due.
Su queste infatti il flusso turistico è costante e continuo durante tutto l’arco dell’anno.
Su tutte le isole sono attive agenzie spesso gestite da italiani, che propongono offerte immobiliari e assistono l’utente durante l’iter amministrativo.
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